L'Associazione-Gröning
La speranza di poter agire liberamente grazie alla forma giuridica dell'associazione
Nonostante il divieto di eseguire guarigioni, per poter raggiungere più persone possibili, Bruno Gröning già all'inizio degli anni 50 aveva creato le comunità. Lì teneva semplicemente conferenze, indirizzando tutto il suo sforzo a trasmettere il suo sapere a chi cercava il suo aiuto.
Protezione legale e rinomato consiglio direttivo
Il 22 novembre del 1953 fece fondare come confederazione in Murnau/Seehausen l'Associazione-Gröning. Questa associazione avrebbe dovuto essere iscritta nel registro delle associazioni ed offrire a Bruno Gröning una protezione legale per la sua attività. Così si sarebbe dovuto evitare definitivamente un ulteriore conflitto con la legge sull'esercizio dell'attività di medico naturaopata.
Del consiglio direttivo della Associazione-Gröning fecero parte, fra l'altro: il conte Zeppelin, il conte Matuscka, Anny Freiin Ebner da Eschenbach, il consigliere superiore per l'edilizia, ingegnere Hermann Riedinger, e il direttore Konstantin Weisser; all'inizio anche come cofondatore Rudolf Bachmann, del quale tuttavia l'associazione si separò molto presto. Il presidente a vita era Bruno Gröning.
Il senso degli affari del segretario prevale sul benessere dei malati
Il segretario dell'associazione divenne il giornalista e lettore di Heidelberg Egon Arhtur Schmidt. Egli era stato già ad Herford al fianco del "dottore dei miracoli" ed aveva fondato l'associazione Circolo degli amici di Bruno Gröning. Questi tuttavia non agiva come avrebbe voluto Bruno Gröning e venne sostituito poco tempo dopo. Gröning si separò allora da Schmidt perché aveva sottratto denaro ottenuto come donazione.
Nel 1952 Schmidt si rivolse di nuovo a Gröning, spiegando che aveva riconosciuto il suo errore. Egli pregò di poter aiutare nella costruzione dell'opera, e Bruno Gröning l'accolse di nuovo come cooperatore. Così ancora una volta Schmidt ebbe l'occasione di mostrare se a lui stava a cuore veramente il benessere degli ammalati o solo il proprio vantaggio finanziario.
Nel 1955 Bruno Gröning si separò definitivamente da Schmidt perché non aveva cambiato il suo atteggiamento. Tentò nuovamente di sfruttare a proprio vantaggio le capacità di Gröning. Dopo la separazione, Schmidt intentò alcuni processi contro Gröning. per ottenere denaro per la sua cooperazione volontaria.
L'associazione serve all'opera di Gröning o l'opera di Gröning serve all'associazione?
La direzione dell'associazione venne assunta da Konstantin Weisser ed Hermann Riedinger. Ciò sembrava da un lato positivo, essendo essi persone di cultura e la loro istruzione poteva tornare utile all'opera di Bruno Gröning. D'altro canto esisteva anche il pericolo di un atteggiamento arrogante e contrario alla volontà di un semplice lavoratore, per la differenza di istruzione esistente tra loro.
Con il tempo le cose si svilupparono in questa direzione; divenne sempre più difficile per i due uomini lasciarsi dire qualcosa da Bruno Gröning. Sembravano avere completamente dimenticato che l'associazione non portava solo il nome di Gröning, ma che esisteva anche solo grazie a lui. Per loro l'Associazione Gröning divenne sempre più fine a se stessa. Lo scopo originale d'aiutare i bisognosi venne perso totalmente di vista. Sembrava che non volessero ammettere che era Gröning colui attraverso il quale le guarigioni venivano operate, non l'associazione.
Così l'Associazione-Gröning si trasformò sempre di più nel contrario di ciò che sarebbe dovuta essere. Per l'uomo che le aveva dato il nome, l'associazione divenne una prigione che invece di liberarlo, lo costringeva sempre di più.
Il primo processo riguardante il divieto di eseguire guarigioni (1951-1952)
L'opera di Gröning si può intendere come attività di guarigione in senso medico?
Accusa di esercitare senza permesso un'attività medica
Nel 1951/52 Bruno Gröning si trovava a Monaco di Baviera per la prima volta di fronte al tribunale con l'accusa di esercizio non autorizzato di un'attività medica. Il Ministero degli Interni bavarese nel 1949 aveva valutato la sua attività ancora come libera attività caritativa; ora come attività curativa in senso medico.
L'accusa si reggeva su una legge del 1939, la quale aboliva la libertà di cura fino ad allora in vigore, trasferendo la scienza medica del suo tempo nelle mani dei medici nazionalsocialisti.
Il "sì" e il "no" dell'infrazione alla legge sulla dell'esercizio dell'attività di medico naturopata
Bruno Gröning venne assolto sia in prima sia in seconda istanza. Il presidente del tribunale di Monaco spiegò nella sua sentenza del marzo 1952:
"Il tribunale giudicherebbe presuntuoso condannare l'accusato in base a perizie unilaterali. Poiché se l'attività di Gröning soggiace alla legge sull'esercizio dell'attività di medico naturopata è quanto mai dubbioso, perché essa riguarda un ambito oggi ancor poco conosciuto."
Nel procedimento d'appello l'assoluzione venne sì confermata, però l'operare di Bruno Gröning venne dichiaratao chiaramente come attività di cura ai sensi della legge sull'esercizio dell'attività di medico naturopata:
"L'imputato, senza permesso e senza essere in possesso di una formazione medica, ha eseguito un'attività per l'accertamento, la guarigione o il sollievo di malattie, sofferenze o danni corporali nelle persone, ed è quindi da considerare con attività curativa ai sensi della legge sull'esercizio dell'attività di medico naturopata […]"
"Errore colposo" equivale a "divieto di eseguire guarigioni"
La sentenza prosegue: "Una condanna dell'imputato tuttavia non è possibile perché egli, per quanto riguarda l'esercizio dell'attività medica, ha commesso un errore colposo ovvero non ha agito intenzionalmente."
Poiché l'errore colposo attribuito a Bruno Gröning venne chiarito per sentenza giudiziaria, nonostante l'assoluzione, equivalse ad un divieto di eseguire guarigioni. A partire da allora Bruno Gröning doveva sapere che ciè che faceva era un'attività medica regolata dalla legge sull'esercizio dell'attività di medico naturopata, e come tale proibita. Le vere fondamenta sulle quali si basava il suo operare, e che non avevano niente a che fare con l'attività medica, non vennero riconosciute.
Imbroglioni tollerati
Bruno Gröning dà a tutti gli uomini l'occasione di redimersi
Pagamenti ottenuti con la forza – I collaboratori gettano la maschera
Continuamente, con la scusa di volerlo sostenere, si avvicinavano a Bruno Gröning delle persone. Molti però erano interessati solo a fare affari con le sue capacità. Egli sembrava d'attirare irresistibilmente tali persone. Quando non raggiungevano i loro scopi, o se Gröning si separava da loro, cercavano spesso di costringerlo attraverso lunghi processi a pagare denaro.
Così per es. la signora Hülsmann, che con il suo consorte nel marzo del 1949 in segno di riconoscenza per la guarigione del figlio, lo accoglie come ospite in casa sua a Herford. Dopo aver constatato di non poter fare nessun tipo di guadagno su Gröning, lo accusò di fronte al tribunale del lavoro. Lei fece calcolare il tempo che aveva messo volontariamente a disposizione come tempo di lavoro, esigendo successivamente il suo salario. Bruno Gröning dovette pagarle sino alla fine della sua vita una rata mensile. Questo non fu l'unico caso. In questa o in simile forma, molti dei suoi collaboratori mostrarono la loro vera faccia.
"Dovevano esserci anche queste persone per capire chi è l'uomo"
Ma perché Bruno Gröning lasciava questi presunti aiutanti venire così vicino a sé? Perché non teneva tali affaristi semplicemente lontano da sé? In una conferenza del 31 agosto 1950 a Monaco, egli si espresse su questa domanda: "Non è stato lasciato niente di intentato per guadagnare denaro sfruttando questo piccolo uomo con il suo sapere e le sue capacità. Credevano d'aver trovato una miniera d'oro. Hanno anche avuto la possibilità di guadagnare soldi, ma non ne hanno potuto trarre realmente profitto, grazie a Dio. Ci devono essere anche queste figure, per capire cosa è in grado di fare un uomo, che non ha riguardi per nessuno e non vuole sapere se un ammalato viene aiutato o meno. Ci sono uomini che passano su cadaveri, che possono rimanere indifferenti vedendo un ammalato soffrire. Questi uomini non se ne sono mai curati e hanno provato di tutto per essere nelle mie vicinanze. So che alcuni si chiedono, sì, se quest'uomo sa così tanto, perché non ha riconosciuto ciò che stava accadendo, forse non sa un bel niente. Ciò che io so o non so, lo capirete poco a poco. Ma ciò che è successo doveva essere così come è stato. Era ciò che mancava per continuare la costruzione, per liberare il cammino per voi tutti."
"...allora ognuno saprà chi siete"
Grete Häusler (1922-2007), una delle persone guarite, collaboratrice di lunga data del Circolo degli Amici di Bruno Gröning, nel suo libro Qui è la verità su ed intorno a Bruno Gröning descrisse la seguente circostanza: "Quando una volta, in occasione di una sua partenza, augurai ogni bene al sig. Gröning e gli dissi: ‘Signor Gröning, Le auguro che ora possa avere la tranquillità per compiere la Sua opera e che tutti questi falsi aiutanti Lo lascino in pace’, con mia grande sorpresa mi rispose: ‘Niente di più sbagliato, ciò che accade è ciò che deve accadere!’ Allora questo non lo capii, ma poi mi spiegò perché doveva fare e sopportare tutto questo. Facendo ciò mi svelò un grande segreto: "Io so cosa un uomo porta in sé. Se però dicessi agli uomini: "Questo è un bugiardo, questo è un imbroglione, un ladro, allora nessuno mi crederebbe. Che cosa devo fare? Devo attirare a me questi uomini, insegnare loro il bene, muoverli alla conversione e poi dare loro l'occasione di mentire, di imbrogaliare e di rubare. Se loro, nonostante tutto, si comportano come si comportano, allora ognuno sa di che gente si tratta. Quindi li lascio venire molto vicino a me, e non essendo un vile, li combatto."'
Nuove vie e vicoli ciechi
Affaristi intorno a Gröning
Un autonominatosi manager di Gröning, con pretese d'esclusiva
In segno di gratitudine per la guarigione di sua moglie, l'uomo d'affari di Wangerooger Otto Meckelburg voleva aiutare Bruno Gröning e gli presentò progetti concreti per la fondazione di case di cura. Bruno Gröning si mostrò interessato e Meckelburg divenne il suo "manager".
Alla fine di dicembre entrambi s'incontrarono a Wangerooge. Qui Gröning parlava nelle manifestazioni organizzate da Meckelburg, operando innumerevoli guarigioni. Egli diede piena fiducia all'uomo. In una dichiarazione giurata a Wangerooge l'8 gennaio 1950, mise la sua attività futura completamente nelle mani di Meckelburg.
"Il sig. Gröning dichiara la sua approvazione a questo progetto del sig. Meckelburg ed è obbligato a porre pienamente a disposizione la sua persona per il raggiungimento di questo scopo e a prestare ogni necessaria assistenza al sig. Meckelburg per quanto concerne la fondazione dell'associazione, e all'associazione stessa nella sua futura attività, e soprattutto di fare tutto quello che è nelle sue forze che possa servire allo scopo sopra detto. Il sig. Gröning si assume quest'obbligo sia nei confronti del sig. Meckelburg personalmente, sia nei confronti dell'associazione nascente con il sopra detto obiettivo. Inoltre il sig. Gröning si obbliga a non concedere quest'assistenza a nessun'altra persona ed a nessun altro circolo di persone. Egli eserciterà la sua attività solo nell'ambito dell'associazione e solo previo accordo con il sig. Meckelburg."
Già nel gennaio Meckelburg fondò l'Associazione sulla ricerca dei metodi di cura di Gröning. Egli stesso divenne amministratore, percependo uno stipendio mensile di 1000.- DM. Bruno Gröning non riceveva denaro. Fu dimostrato che Meckelburg non mantenne le proprie promesse. Egli vedeva in Gröning solamente una fonte di denaro e lo designava ironicamente come il "miglior cavallo della sua scuderia". A lui gli ammalati non interessavano. Aveva legato a sé Gröning con il contratto, e il "dottore dei miracoli" doveva fare quello che lui voleva.
Soltanto nel giugno del 1950 Gröning riuscì a separarsi da Meckelburg, che giurò di vendicarsi: "A Gröning ci penso io, gli rompo le ossa."
Un medico naturopata offre a Gröning la possibilità di tenere conferenze
In seguito Gröning lavorò per alcuni mesi con il medico naturopata di Monaco Eugen Enderlin, il quale nel Traberhof aveva ricevuto una guarigione e che chiese a Bruno Gröning se voleva tenere delle conferenze nel suo ambulatorio. Tuttavia anche Enderlin si rivelò essere un affarista. A lui non importava d'aiutare, piuttosto voleva trarre profitto dal "fenomeno Gröning". Alla fine dell'anno Gröning si separò da lui ed anche una nuova cooperazione nel 1952/53 fallì per gli stessi motivi.
Un guaritore in carriera
Nel periodo successivo Gröning tenne conferenze nell'albergo Weikersheim a Gräfelfing. Il giornalista Kurt Trampler lo ospitò ed organizzò degli incontri. Conosceva Gröning dall'autunno 1949. Allora era andato come corrispondente di un giornale di Monaco al Traberhof ed aveva ricevuto inaspettatamente la guarigione da una malattia alle gambe. Per gratitudine scrisse il libro La grande conversione adoperandosi a favore di Gröning presso le autorità. Come già successo a Enderlin, anche alle conferenze a Gräfelfing venne molta gente. Ebbero luogo guarigioni incredibili. Purtroppo anche l'unione con Trampler si spezzò. Un giorno credette d'aver imparato abbastanza da Gröning, ruppe i rapporti con lui e si mise a a fare il guaritore.
Il Traberhof, affluenza in massa a Rosenheim
Nel settembre del 1949 sino a 30000 persone in cerca di aiuto si riuniscono ogni giorno davanti a Gröning
Dopo le indagini di Heidelberg Bruno Gröning, nel mese di agosto 1949, si diresse al sud della Germania. Voleva evitare la confusione intorno alla sua persona e si ritirò in campagna a Rosenheim, presso Monaco. Dapprima fu possibile mantenere il segreto del suo ritiro, ma dopo che alcuni giornali avevano annunciato il suo arrivo in Baviera, cominciò un vero assedio da parte della gente.
Fino a 30.000 persone giungevano ogni giorno al Traberhof di Rosenheim. La stampa, la radio e i cinegiornali riferivano gli avvenimenti. Fu persino girato un film dal titolo "Gröning" che documentava gli avvenimenti.
Scene bibliche
Il giornale Zeitungsblitz riferì nella seconda settimana di settembre, in un'edizione speciale, quanto segue: "Nel frattempo si sono radunate più di 10.000 persone, aspettano tutte da ore, sotto il sole cocente, il grande momento della comparsa di Gröning sul balcone, quando parlerà e irradierà la sua energia guaritrice. Compatti, volevano godere delle sue 'radiazioni guaritrici'. Presto le reazioni cominciarono negli ammalati più gravi, quelli nelle sedie a rotelle o in quelli in piedi ai margini. Persone semi-cieche tornavano a vedere, persone impedite riprendevano a camminare, i paralitici muovevano le membra irrigidite. Centinaia di persone riferirono dell'acutizzarsi dei loro dolori, di stiramenti, di fitte, di prurito, o di una sensazione di indescrivibile leggerezza o di un'improvvisa scomparsa del mal di testa."
Queste scene bibliche non avvenivano soltanto al Traberhof. Dappertutto, dove Bruno Gröning arrivava, era immediatamente attorniato da ammalati. Anita Hoehne descrive le condizioni intorno a Bruno Gröning, nel suo libro Guaritori spirituali oggi: "Bastava che annunciasse la sua venuta e già cominciavano i pellegrinaggi. Tipiche sono le scene alle quali il giornalista Rudolf Spitz assistette durante una visita di Gröning nel settembre 1949 a Monaco:
'Intorno alle ore 19.00 migliaia di persone spettavano nella Sonnenstrasse. Alle ore 22.30 erano ancora lì. In cinque anni di guerra ho visto tante cose, ma mai così impressionanti come quelle alle quali ho assistito seduto di fronte a Bruno Gröning, era una terribile parata di miserie e dolori. Epilettici, ciechi e paralitici con le stampelle si accalcavano per andare da lui. Madri che gli protendevano i loro bambini paralitici. La gente sveniva, si sentivano delle grida di aiuto supplichevoli, preghiere, desideri, sospiri di sollievo.'"
Alcuni rappresentanti degli organi dello Stato si mostrano favorevoli
Anita Höhne cita il giornalista Rudolf Spitz: "Un'altro giornalista di Monaco, Kurt Trampler, osservava anche lui gli ammalati sulle barelle, i paralitici, una massa di gente al Traberhof a Rosenheim dove Bruno Gröning viveva a quel tempo. Trampler era stato inviato dal settimanale Muenchner Allgemeine, era un giornalista con mente fredda, che credeva soltanto a quello che sentiva e vedeva personalmente: 'Ora, sentiamo una voce dal balcone, non è quella di Gröning, e ci affrettiamo alla finestra. È il capo della polizia Pitzer che parla agli astanti. Riferisce che un dolore, provocato da un'annosa lombaggine, è regredito in presenza di Bruno Gröning. Pitzer non è uomo con un'immaginazione ipersensibile, ma quello che egli ha osservato in se stesso lo può testimoniare. Ora si schiera apertamente per Gröning. Il deputato del partito CSU Hagen, lo segue con una dichiarazione analoga.'"
Anche le autorità bavaresi erano ben disposte verso Bruno Gröning. Il quotidiano Muenchner Merkur riferisce il 7 settembre sotto il titolo "A favore di Bruno Gröning": "Lunedì, il presidente dei ministri Erhard in una conferenza stampa ha dichiarato che l'attività di una così straordinaria personalità come Bruno Gröning, non dovrebbe naufragare per un paragrafo giuridico. Secondo il suo modo di vedere le cose, il permesso per Gröning non dovrebbe incontrare difficoltà in Baviera.
Il Ministero interno della Baviera comunica: i provvisori controlli delle attività di Bruno Gröning hanno dato come risultato che si tratta di attività curative a favore del prossimo che non necessitano di un permesso secondo la legge sull'esercizio dell'attività di medico naturopata."
Dopo il pregiudizio, la documentazione medica delle guarigioni
Intorno al Traberhof c'era una grande confusione. C'erano molti affaristi che volevano fare denaro con le sue capacità e danneggiarono la sua reputazione. Così le autorità si distanziarono e quando le condizioni divennero insostenibili, Gröning si ritirò sulle montagne bavaresi. Voleva prendere in considerazione alcune offerte per creare delle case di cura. Il suo scopo era di istituire luoghi dove chi cercava aiuto avrebbe ottenuto la guarigione in modo controllato e ordinato. I medici avrebbero dovuto visitare i pazienti prima e dopo la guarigione, e documentarle secondo il modello usato ad Heidelberg.
Il "fenomeno Gröning" e la scienza
Verifica medica ad Heidelberg con promessa di perizia scritta
Nel periodo di Herford i collaboratori della rubrica di medicina del giornale Revue cominciarono ad esaminare i successi di Bruno Gröning a livello di guarigioni. Lo psicologo e medico di Marburgo, professore Dr. H.G. Fischer, andò a Herford assieme ad un gruppo di corrispondenti. Ebbe delle conversazioni con le persone guarite e dovette costatare con meraviglia che con il "metodo" di Gröning si ottenevano dei successi. La rivista Revue decise allora di chiarire scientificamente "il fenomeno Gröning". Il metodo del "dottore dei miracoli" sarebbe stato esaminato nella clinica universitaria di Heidelberg.
Bruno Gröning acconsentì alle proposte di Fischer, perché gli promise una perizia positiva nel caso di un decorso favorevole. Gröning sperava di aver trovato una via per agire liberamente.
Guarigioni davanti agli occhi dei medici – "Bruno Gröning non è un ciarlatano"
Il 27 luglio cominciarono gli esami. Le persone con le quali egli avrebbe dovuto provare le sue conoscenze, erano state scelte tra le oltre 80.000 lettere di richieste di aiuto pervenutegli. Inoltre furono scelti dei pazienti della clinica di Ludolf-Krehl di Heidelberg. Tutti furono accuratamente esaminati e stabilite delle diagnosi precise. Infine furono portati da Gröning che applicò su di loro il "suo metodo". Erano presenti medici che furono testimoni di come alcune malattie sparirono spontaneamente. Gli esami di controllo fatti nella clinica, confermarono le guarigioni. Persino persone colpite da malattie inguaribili, come la spondilite anchilosante, erano guarite.
In un rapporto preliminare del professore Dr. Fischer, pubblicato nel giornale Revue egli attesta formalmente che Bruno Gröning non è un ciarlatano, bensì un "medico spirituale" con doti naturali. Con ciò, egli tentava di spiegare il "fenomeno Gröning" dal suo punto di vista, senza tuttavia fargli veramente giustizia.
Gröning rifiuta l'affarismo
La perizia sarebbe stato redatta dopo le analisi dei risultati ottenuti. A Bruno Gröning fu promesso che avrebbe avuto via libera per la sua attività. Nel frattempo i signori Fischer e von Weizsaecker (che avevano patrocinato l'intera operazione) fecero le seguenti proposte a Bruno Gröning: avrebbero creato dei sanatori dove egli avrebbe potuto agire collaborando con dei medici. La direzione e la scelta dei pazienti rimanevano però a loro appannaggio.
Bruno Gröning spiegà a proposito: "Le condizioni finanziarie, e non solo quelle finanziarie, in relazione alla proposta del professor Fischer erano per me inaccettabili. Abbiamo discusso dell'argomento, anche con i signori che volevano finanziare l'opera. Non posso accettare le proposte del professore Fischer per i seguenti motivi: 1°: non avendo avuto un soldo, non potevo prendere impegni finanziari nei suoi confronti che non avrei mai potuto onorare; 2°: mai ho avuto l'intenzione di fare un uso commerciale della situazione creatasi. Perciò tutte queste richieste erano per me impossibili da accettare. D'altronde volevo soltanto fare quello che la mia vocazione richiede: aiutare chi cerca aiuto, mettermi a disposizione dei medici, degli psicoterapeuti, ma mai farne un commercio."
Mancata perizia e potenziale conflitto con la legge
L'atteggiamento di rifiuto da parte di Bruno Gröning fece cadere ogni interesse da parte dei professori. La perizia promessa non fu mai redatta. Invece di lasciargli la possibilità di agire liberamente, gli furono posti altri ostacoli. Nell'ambito delle indagini, al suo "metodo curativo" furono associate parole come "trattamento medico" e "paziente" e tale metodo fu considerato come attività medica. Ciò però era in aperto conflitto con la legge tedesca che regola l'attività dei medici naturopati.
Anno 1949 – Al centro dell'attenzione pubblica
L'opera di Bruno Gröning a Herford
Centinaia di malati e di persone in cerca di aiuto fanno ressa intorno a Gröning
Dieter Huelsmann di nove anni era ammalato da tempo di distrofia muscolare, e nessun medico o professore era in grado di aiutarlo. Dopo essere stato guarito da Bruno Gröning poté di nuovo camminare. L'ingegner Huelsmann entusiasta dell'improvvisa guarigione del figlio, pregò Bruno Gröning di rimanere ospite nella sua casa. Egli voleva invitare altri ammalati che, secondo Hülsmann, potevano essere guariti da quell "uomo miracoloso".
Bruno Gröning accettò e giorno dopo giorno arrivavano sempre più persone a cercare aiuto. La notizia dei dei meravigliosi avvenimenti intorno a Bruno Gröning si diffuse rapidamente. In poco tempo il suo nome era sulla bocca di tutti. I giornali scrivevano articoli sul "dottore dei miracoli" e nella zona di occupazione britannica egli era il tema di tutte le conversazioni. A migliaia giunsero alla Wilhelmsplatz e masse di persone assediarono la casa.
Manfred Luetgenhorst del quotidiano Münchner Merkur scrisse il 24 giugno 1949: "Quando alle 10 e 30 giunsi a Herford davanti alla piccola casa di due piani sulla Wilhelmsplatz erano presenti un migliaio di persone. Si trattava un'indescrivibile conglomerato di miserie. C'erano innumerevoli paralitici nelle loro carrozzine, altri portati dai parenti, ciechi, sordomuti, madri con bambini con deformazioni congenite, donne anziane e giovani, premevano e gemevano. Quasi cento tra automobili, autocarri e corriere erano parcheggiati sulla piazza, tutti giungevano da lontano."
Paralisi, ulcere allo stomaco, cecità: "Il signor Gröning mi ha guardato e ora sono di nuovo complemente sano."
Manfred Lütgenhorst prosegue: "Credete di ottenere la guarigione?" domandai agli ammalati. Assentirono e uno di loro mi rispose: 'Avreste dovuto essere qui ieri, il signor Gröning era a Viersen nella Renania, e qui sulla piazza c'erano cinque paralitici che sono tornati a casa guariti. Guarigione a distanza, la piazza li ha risanati.' Gli altri ammalati confermarono.
Inoltrandomi nella massa di gente, ho stenografato i meravigliosi racconti. Soltanto quelli avrebbero riempito un libro. Mentre accendevo una sigaretta, un giovane mi chiese di vendergli una sigaretta. Portava un'uniforme e sembra un reduce dalla Russia. Gli diedi la sigaretta che accese e disse poi gioioso: 'Vede, posso di nuovo fare tutto da solo,' e con quelle parole muoveva il braccio destro e le dita, come anche la gamba destra. Chiesi: 'È stato guarito da Gröning?' 'Si, in Russia sono rimasto paralizzato nella parte destra del corpo. Il signor Gröning mi ha guardato, e ora sono di nuovo totalmente sano, non posso ancora crederci.' Felice, muoveva gli arti.
Sono poi andato verso un gruppo che attorniava un'anziana signora dai capelli bianchi. Sentì la donna dire: 'Sicuro, sono stata guarita dal signor Gröning. Avevo un grosso tumore nello stomaco, diventavo sempre più magra e non dormivo più dai dolori. In dodici siamo venuti dal signor Gröning. […] Egli mi ha guardato e ho avuto la sensazione come se il mio tumore cadesse per terra come un sasso. Da quel momento non ho più avuto dolori e aumento di peso, le radiografie che ho fatto dimostrano la sparizione del tumore. Mi sono messa a disposizione della commissione d'inchiesta. Vi immaginerete come si sono meravigliati! Ma questo non è niente. La settimana scorsa c'era qui un uomo cieco. Erano diversi giorni e notti che aspettava. Siccome vengo spesso qui l'ho notato. Mi faceva pena e l'ho invitato a pranzo.
Rispose: 'No, non posso mancare quando il signor Gröning uscirà.' Allora gli ho portato un panino e gli ho detto che avrei fatto in modo che qualcuno lo portasse alla stazione. Rispose: 'Non ho bisogno di nessuno, potrò andare da solo alla stazione.' Ho visto questo con i miei occhi. Il signor Gröning arrivò e il giovane gridò: 'Posso di nuovo vedere!' Il velo sui suoi occhi era scomparso. Egli mi descrisse la borsa che avevo in mano. 'Lì c'è un'automobile e questo è il numero della targa.' Ed è andato da solo alla stazione. Tutti gli astanti piangevano."
Divieto di compiere guarigioni da parte delle autorità e del corpo medico
Poco dopo, le autorità – soprattutto quelle sanitarie – si interessarono del caso. Fu creata una commissione d'inchiesta e a Bruno Gröning fu proibito di compiere guarigioni. Alcuni medici influenti erano suoi nemici dichiarati. Facevano di tutto per impedire la sua attività, e volevano che le sue capacità guaritive fossero sottoposte ad un esame scientifico. Quali erano le loro intenzioni dietro a questo divieto, possiamo chiaramente capirlo dalla dichiarazione dei medici interessati: "Gröning può provare quello che vuole, ma non gli daremo mai il permesso di guarire." "Avere a che fare con Gröning va contro l'etica professionale." Alla fine di giugno dovette lasciare definitivamente Herford. Tutti gli sforzi per ottenere un permesso di operare erano stati invano.